Un percorso affascinate per gli appassionati di trekking è la Via Francigena nel Salento. La via storica medioevale dei pellegrini che dall’Europa cercarono di raggiungere la Terrasanta imbarcandosi, nel Salento, dai porti di Brindisi, Otranto, Taranto e di Santa Maria di Leuca. Si muovevano su tratti del grande impianto stradale romano. Un itinerario davvero emozionante per scoprire importanti monumenti cristiani e più antichi luoghi di culto pagani.
Le origini della via Francigena
Si tratta del percorso compiuto da Sigerico, vescovo di Canterbury, quando nel 990 si recò a Roma dal Papa Giovanni XV per ritirare il “Pallium”, simbolo della cattedra episcopale. Nel viaggio di ritorno descrisse le 80 tappe e le mansioni che caratterizzavano il cammino da Roma a Canterburbury.
In realtà i pellegrini che nel Medioevo si recavano a Roma seguivano diversi sentieri a seconda del luogo di provenienza, della situazione politica degli stati attraversati, della presenza di eremi e di monasteri deputati all’accoglienza, nonché di chiese con particolari reliquie da venerare. È per questo motivo che si concorda nel considerare la “Francigena” non una via ma un Fascio di vie.
Dal 2014, su riconoscimento del Consiglio d’Europa, è nata “La Via Francigena nel Sud”, con il prolungamento da Roma a Brindisi.
Tre sono gli itinerari: la Via Francigena del Sud nel tratto da Brindisi a Santa Maria di Leuca, la Via Leuca da Lecce a Leuca e la Via Salentina da Taranto a Leuca. Si tratta di percorsi molto differenti tra loro, sia per quanto riguarda la genesi storico-culturale sia per la morfologia dei territori attraversati.
I percorsi della Via Francigena
Il tratto della Via Francigena nel Salento prende avvio dalle colonne romane di Brindisi, termine della Via Appia – la Regina Viarum – e conduce a Lecce. Qui l’itinerario vira decisamente verso est e si snoda tra gli ulivi, fino alla cittadella fortificata di Acaya, risalente al XVI secolo. Proseguendo verso il mare si raggiunge Otranto, la località più orientale d’Italia. Entrando dalla Porta a Terra si attraversa il centro storico fino a giungere al Duomo, rinomato per il ricco mosaico del XII secolo che rappresenta l’Albero della Vita.
Da qui la via procede decisamente verso sud, intervallando uliveti a tratti costieri. Si raggiunge infine Leuca, punta del tacco e Finisterre italico; salendo alla Basilica di Santa Maria de finibus terrae si può ammirare l’incontro tra due mari, Adriatico e Ionio.
La Via Leuca si sviluppa interamente nell’entroterra ma non per questo è meno scenografica; comincia a Lecce e attraversa le Serre salentine, la zona di altopiano caratterizzata da numerosi terrazzamenti ad uso agricolo. Lungo il percorso si incontrano piccole cittadine impreziosite da artifizi barocchi e santuari ammantati di fascino e polvere che emergono dal mezzo del nulla, come Leuca Piccola, a pochi chilometri dal capo.
L’ultima è la Via Salentina, un lungo itinerario che parte da Taranto.