A Gallipoli, l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, partono ufficialmente le celebrazioni del Santo Natale. Con devozione e sentimento, tutti i cittadini attendono il momento dell’accensione dell’albero di Natale in piazza e di tutte le luminarie dislocate per la “città bella”. Sono tanti gli eventi interessanti che si susseguono in questo periodo e che si concludono poi il 6 gennaio, giorno della Befana. Solo per citarne alcuni, oltre alle tanto attese luminarie, vi sono anche i concerti di vario genere e i presepi realizzati artigianalmente dalle persone del posto. C’è un evento al quale noi di Orsa Minore siamo particolarmente legati, ed è l’esplosione dei Pupi di cartapesta. Un evento che si svolge alle ore 24 del 31 dicembre.
L’esplosione dei Pupi
Quest’anno abbiamo sperato fino all’ultimo giorno di poter assistere all’accensione del pupo realizzato dai maestri cartapestai gallipolini e successivamente al concerto dell’Orchestra Popolare. Ma in virtù delle recenti disposizioni ministeriali, gli eventi in piazza sono stati tutti annullati, compreso quello dei pupi.
Speranzosi di poter godere molto presto della bellezza della musica e delle tradizioni popolari nelle piazze salentine, vi raccontiamo come nasce l’idea dei pupi a Gallipoli.
Come nasce l’idea dei Pupi di cartapesta
Un modo simpatico per salutare il vecchio anno e dare il benvenuto al nuovo. Anche se questa festa esiste solo da quattro anni, è diventata molto importante per i cittadini di Gallipoli. Un vero e proprio rito che vede riunirti tutti, dai più giovani ai più anziani.
La cartapesta è un materiale povero ma molto duttile. Moltissimi anni fa, gli artigiani locali, per abbellire le tante chiese presenti sul territorio salentino, pensarono bene di creare delle statue più leggere. Quindi non di bronzo o marmo ma, facili da trasportare ed anche meno costose. Ebbero così, l’idea di mescolare carta, cartongesso, paglia, stracci e altri materiali poveri. Da questa tecnica nacquero le prime figure sacre che affascinarono molto i fedeli. Diventarono così delle vere e proprie icone religiose!
Il Salento, infatti, non è vivo solo nei mesi estivi. Durante il periodo natalizio si colora di tradizione, con appunto la creazione dei magnifici presepi di cartapesta.
L’idea dei Pupi di cartapesta è piaciuta sin da subito, sin dalla sua nascita, quattro anni fa! Immaginiamolo come un gesto di superstizione che con l’esplosione dei Pupi si augura ai cittadini di Gallipoli un anno nuovo ricco e prospero. Ed ecco il motivo per il quale questi fantocci di cartapesta vengono fatti esplodere proprio la notte di San Silvestro.
Il progetto nasce in collaborazione con la Fondazione della Notte della Taranta. Sembra strano sentir parlare di pizzica in questo mese, ma in realtà per i salentini è sempre un buon momento per danzare. Infatti, il giorno dopo l’esplosione dei pupi la festa prosegue con il Concerto della celebre Orchestra Popolare.
La popolarità dei Pupi di Gallipoli
L’idea è piaciuta talmente tanto che, sono molte le persone che quella notte giungono nella “città bella” per vedere i Pupi esplodere. Questi pupazzi di cartapesta vengono realizzati appositamente per quel momento dagli artigiani dei vari quartieri. Ogni artigiano del quartiere, infatti, prepara i suoi e si ritrova insieme al vicinato e a chiunque voglia unirsi, per farli saltare in aria come fuochi d’artificio.
Una festa tutta scintillante e colorata! Lo spettacolo è bellissimo ed intenso! Qual è la particolarità di questo gesto? Che tra tutti i pupi ne resterà solo uno. Colui che si “salverà” sarà presente alla festa del 1° gennaio in piazza a Gallipoli dove si inaugurerà il Taranta Tour della prossima estate.
Per quest’anno niente festa in piazza per cercare di contenere la pandemia ed evitare quindi assembramenti. L’accensione dei Pupi di cartapesta è dunque rinviata a data da destinarsi.