Fin dai tempi della Magna Grecia la zona originariamente compresa tra i comuni di Otranto, Casarano, Gallipoli e Nardò ha assorbito abitudini e tradizioni della cultura greca. Ancora oggi sono visibili le influenze. Attualmente la Grecìa salentina è meno estesa di quella che in origine era in stretto contatto con la penisola ellenica.
I comuni che compongono la Grecìa salentina sono: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino, per un totale di circa 60.000 abitanti.
Griko: dialetto popolare neogreco e il suo carattere distintivo
Il Griko (scritto anche Grico), fonde elementi della lingua greca con i dialetti originari della zona. Tranne a Carpignano Salentino, Cutrofiano e Sogliano Cavour non ellenofoni, negli altri nove comuni si possono ascoltare ancora conversazioni in lingua grika tra i più anziani. Negli ultimi anni alcune canzoni in dialetto Gracanico salentino sono state riscoperte anche dal grande pubblico grazie al lavoro di compagnie di giovani musicisti e cantanti. Tra i titoli più importanti e conosciuti, riportiamo “Kalinifta“, “Agapi mou fidella Protini”, “Ela ela mou condà”.
Per chi ama la musica popolare, tra feste religiose, sagre e fiere tipiche della Grecìa salentina, la Notte della Taranta. Festival di musica folklorica che dal 1998 si tiene ogni anno ad Agosto. Le serate musicali itineranti partono dal paese di Corigliano d’Otranto e terminano con un concerto a Melpignano. Il famoso concertone dove anche personaggi famosi come Gianna Nannini, Piero Pelù, Giuliano Sangiorgi, Fiorella Mannoia e tanti altri, si sono esibiti cantando musiche tipiche salentine.
La settimana santa nella Grecìa salentina, tra pathos e mistero
Nella settimana che precede la Pasqua si moltiplicano le manifestazioni tradizionali che affondano le loro radici nella cultura ellenica. Da epoche e terre lontane riemergono rituali e canti ricchi di forza emotiva. La sofferenza della Passione di Cristo è espressa dall’antico cantico “I passiuna tù Cristù”. Una colonna sonora che durante la Processione del Cristo Morto accomuna tutti i paesi della Grecìa salentina.
In tutto il Salento, ma soprattutto in quest’area, il Mistero Pasquale è vissuto con l’intensità della tradizione ellenica, con i suoi suggestivi sepolcri imbiancati e le flagellazioni della Via Crucis il Venerdì Santo.
Arte e natura: le innumerevoli perle della Grecìa salentina
Oltre al dialetto, alla musica, alle usanze e a tutte le manifestazioni della cultura “viva”, la Grecìa salentina è ricca di capolavori di valore artistico. Monumenti, palazzi, castelli, chiese e opere d’arte che meritano di essere visti. Una semplice passeggiata in un paesino permette di acquistare i prodotti dell’artigianato come a Cutrofiano con la Mostra della Ceramica. Ma anche di assaporare le tradizioni gastronomiche, o scoprire cripte e frantoi ipogei a Gallipoli. E poi, di ammirare la suggestiva bellezza delle tipiche case a corte con i loro splendidi cortili. Persino le escursioni nella natura, in questa terra si arricchiscono di esperienze legate alla storia. Grazie all’incontro sul proprio cammino di siti di interesse archeologico, insediamenti rupestri, dolmen, menhir.