Leggenda del folletto: lu Laurieddhu

folletto salento

Il folletto salentino dispettoso. Il Salento è una terra ricca di cultura e tradizioni, alcune con il tempo dimenticate, altre ancora radicate in tutto il territorio. Una leggenda che vive tutt’ora in questo posto è quella del folletto dispettoso: Lu Laurieddhu.

Le origini del folletto

La leggenda di questo folletto risale a tempi molto antichi che con il tempo si è perduta, almeno per quanto riguarda la tradizione parlata. Ma è ancora radicata grazie ai racconti degli anziani del posto che hanno scritto tutto su carta. Questa figura mitologica, prende un nome diverso in base alle zone. Ad esempio, nella zona di Lecce il folletto si chiama Laurieddhu o Laru, a nord del Salento è chiamato Uru e a sud è conosciuto come Sciacuddhi o Scazzamureddhu.
Questo folletto dispettoso si dice essere molto basso, come un bambino di circa tre anni. Ha una particolarità simpatica: ha le orecchie grandi e a punta. Questo si può affermare anche grazie alle raffigurazioni presenti sui manoscritti degli anziani.

I dispetti del folletto

Anche se ha un nome diverso, in base alla zona in cui ci si trovava, il folletto è sempre lo stesso come anche le abitudini ed il suo carattere.
Di natura questo folletto è molto indisponente e si diverte a fare scherzi e dispetti alle persone. Ad esempio, nasconde oggetti per poi farli ritrovare dopo un bel po’ di tempo, sveglia gli abitanti con suoni di pentole e coperchi, tira i capelli e sposta le sedie alle giovani donne o ancora solletica i piedi degli uomini che dormono.
La paura più grande è per chi possiede fattorie o ricoveri per animali. Il folletto dispettoso pare che si diverta ad aggrovigliare code e criniera dei cavalli, far cagliare il latte appena munto, far ingrassare o deperire gli animali presenti o ancora impedire alle galline di deporre le uova per un po’ di tempo.
Un altro dispetto comune del folletto è quello di far perdere il fiato per qualche istante alle persone in fase di sonno: agli uomini saltando sull’addome, mentre alle donne sul seno.

Il folletto dei desideri

Questo è il momento ideale per rubargli il o cappello rosso in suo possesso e al quale molto affezionato, per poter esprimere un desiderio. Ma è importante fare attenzione a ciò che si esprime. Essendo un folletto dispettoso esaudisce i desideri al contrario (per esempio se si chiede denaro, lui porta pietre, se si chiede il sole lui porta la pioggia. Se si desidera qualcosa senza alcun valore, lui porta oro e denaro). Quest’ultimo viene nascosto dallo stesso folletto e deve essere cercato presso luoghi nascosti. Questa usanza deriva da quella degli antichi di nascondere gli oggetti preziosi in quelle che erano chiamate pignate di legumi, per poi rintanarle in luoghi segreti.

Il folletto, per riavere il suo cappello, impone di scegliere tra ori e coperchi ed in base alla risposta fa trovare il contrario di quanto desiderato. L’importante è non restituire il cappello appena concluso l’accordo in quanto egli scapperebbe sbeffeggiando senza indicare il luogo segreto.
Anche se considerato dispettoso, il folletto non è per niente cattivo. Si dice che non prenda di mira le persone buone, quanto più quelle cattive. Le origini di questa leggenda sono sconosciute ma si può ipotizzare che sia molto antica in quanto, il nome Laurieddhu, significa protettore della sacralità della casa, utilizzato ai tempi dei romani.

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